Trama
IL MONDO A SCATTI intreccia immagini di oggi e di ieri, immagini fisse e immagini in movimento attraverso un dialogo tra due persone che riflettono sulle cose visibili e invisibili del mondo: Cecilia, inarrestabile novantenne, fotografa e documentarista viene ripresa da Paolo, fotografo e regista. Cecilia - legata all’analogico della pellicola da sviluppare e da stampare - decide di avventurarsi nel digitale da cui si sente esclusa. Si mette in scena, diventa attrice in un film al confine tra finzione e realtà: la finzione diventa film documentario, film-saggio, film autobiografico… film non possibile da definire in relazione a un genere cinematografico. Dai disegni delle caverne in poi, l’immagine ha sempre avuto un potere che ha a che fare con la magia. La fotografia è magìa. Donne, uomini, cose, tutto rimane intrappolato in quel rettangolo di mondo. Il cinema a volte sconfina nella stregoneria, incanta gli occhi. Cecilia appare e scompare in un gioco di immagini.
Nota breve
“Nel nostro film partiamo da uno scatto analogico dell’altro, da un altro mondo, da un tempo senza cellulare. Siamo a Rutigliano, in Puglia: tutti guardano incantati dentro l’obiettivo, verso una donna che dandogli le spalle si è messa al posto del direttore della banda musicale, una fotografa-stregona che cattura tutte le facce in un colpo solo. Da questa immagine può iniziare Il mondo a scatti.
La fotografia rivela, anche a distanza di sessanta anni capita a volte di trovare un rullino mai sviluppato o una serie di negativi mai stampati… Quei negativi, quei provini riportano Cecilia e Paolo al tempo prodigioso della camera oscura illuminata solo da una luce rossa, quando sulla carta fotografica immersa nell’acido l’immagine affiorava lentamente. Occhio apriti apriti!” Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli