Trama
Un mondo fantastico si è fatto notare, tra i tre lungometraggi presenti in rassegna, al Rome Indipendent Film Festival nr. 21, che si svolge in questi giorni nella capitale.
Il film è diretto da Michele Rovini, ed è una commedia spigliata ambientata nel Genovese, incentrata su un’amicizia occasionale e tardiva, che lascia un segno piuttosto indelebile nei due individui coinvolti.
Due caratteri opposti, uniti dal caso e dall’azzardo
Igor e Graziano sono due uomini disperati, insoddisfatti, sfiduciati dalle sfortunate vicissitudini che li hanno portati verso una deriva fatta di un unico susseguirsi di delusioni da una parte, e di avventure finite male dall’altra.
Igor è un musicista che ha vissuto la sua prima parte di carriera lavorativa a Berlino, per poi ritrovarsi costretto a tornare in Italia, facendo il supplente precario in attesa di una cattedra che sembra sempre lontana. É un uomo serio, onesto, inseguito perennemente dalla sfortuna.
Graziano è un commerciante indebitatissimo che non perde occasione per ficcarsi nei pasticci, oltre che un bugiardo impenitente, e uno scaltro approfittatore. Insomma un cunta musse, per dirla in dialetto genovese. Ma è pure un uomo che ama la musica, e tiene nel cassetto un sogno che lo aiuta a sopravvivere in quella mediocrità fatta di espedienti più o meno illeciti: costruirsi un locale tutto suo dove esibirsi, insieme ad altri artisti di strada.
La passione per la musica, oltre che la disperazione per essere giunti, ognuno dei due, al limite del bivio che li può trascinare definitivamente nel burrone, fa sì che le loro vite si incrocino, spronandoli a realizzare quel sogno che entrambi coltivano, consapevolmente o meno, ognuno nel proprio cuore. Tentar non nuoce, ma la vita non sempre va di pari passo con i sogni: anzi, purtroppo quasi mai